È sempre il momento per un buon caffè...
Oggi il caffè (in arabo قهوة?, qahwa) è una bevanda simbolo dell'Italia, venduto in quasi 150.000 bar che si stima producano tutti i giorni 175 tazzine di caffè espresso in ciascun locale. Attualmente è la bevanda più diffusa nel mondo ed a livello di valore economico è la merce più scambiata dopo i prodotti petroliferi. Per molto tempo venne considerata "la bevanda del diavolo" proprio per il suo effetto eccitante sull'organismo e per questo motivo diversi governanti del tempo cercarono di bloccarne l'uso. Alla fine del 1600 iniziò a diffondersi il caffè a Venezia grazie ad un medico botanico, Prospero Alfino, che aveva catalogato il caffè come medicinale ed infatti il primo luogo di vendita fu proprio la farmacia. Presto, però, si diffuse a livello popolare e furono create le prime botteghe del caffè, proprio come in Oriente. Già nel 1763 questi luoghi di culto del caffè erano più di 200 solo nella città di Venezia. Proprio grazie alle botteghe, il caffè assunse l'importanza sociale che oggi gli viene attribuita in Italia: una bevanda simbolo di chiacchiere tra amici e parenti, occasione di scambio di idee e momenti di spensieratezza.
La produzione del caffè all'italiana venne messa a punto a Napoli, dove fu creato il metodo che dà lo spunto anche al funzionamento della moka e della macchinetta per caffè espresso. Per definizione il caffè italiano è quello espresso, che si dice sia stato ideato proprio per preparare la bevanda in modo più veloce, limitando quindi i tempi di attesa nelle botteghe del caffè.
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